VIBO
MARINA – MILETO F.C.L.
Rinascita modellistica di una linea ferroviaria
considerata secondaria, ma di vitale importanza per l’entroterra calabrese e
troppo velocemente dismessa, sacrificata all’altare della gomma !!!
“Il
trenino raggiungeva questa fermata arrancando e sbuffando, alla mitica velocità
di venti chilometri all’ora. Il procedere del trenino era così lento e
affannoso che alcuni studenti e bagnanti spesso scendevano dalle vetture,
assalivano gli alberi carichi di frutta stagionale e poi, di corsa, rimontavano
tra la gioia di chi faceva la bravata, la minaccia di sanzioni da parte del
Capotreno e i fischi continui e penetranti della locomotiva, attivati dal
Macchinista che seguiva la scena con rabbia compressa ma anche con la vana
speranza punitiva di lasciarci a terra non potendo aumentare la velocità !!!”
Treno viaggiatori, al traino di una Gr.179, preso
in arrivo a Monteleone,
prima che il nome cambiasse in Vibo Valentia Città.
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Con
queste parole, vergate dal Prof. Imperio Assisi, decano dei giornalisti di Vibo
Valentia, nella sua opera “ Il percorso ferroviario della memoria e della
nostalgia”, si consolidò definitivamente in me la volontà di riprodurre in
scala l’intera linea ferroviaria a scartamento ridotto Porto Santa
Venere-Monteleone-Mileto, realizzata e gestita dalla Mediterranea Calabro
Lucana e rimasta in esercizio fino al 1966. A essere sinceri questa linea
ferroviaria ha sempre destato in me un certo fascino e curiosità, allorquando,
ancora bambino, recandomi a Vibo Valentia con i miei genitori per fare la
“spesa grande”, trent’anni fa in Calabria non esistevano ancora i centri
commerciali a cui siamo oggi abituati, la strada nazionale costeggiava il
tracciato di questa linea ferroviaria, sovente interrotto dai ruderi di quelle
che furono le stazioni e i caselli...
La
commercializzazione da parte di Oskar dei modelli dell’automotrice M1,
l’Emmina, fu la svolta risolutiva per mettersi all’opera, non esistevano più
alibi!!!
Al mio fianco Davide Godano che , con maniacale precisione, ha curato la
riproduzione dei Fabbricati Viaggiatori, dei caselli e dei Segnali di Protezione con relativi argani di comando e delle stazioni di Vibo Marina, quella F.S. e F.C.L., facendo si
che, a primo colpo, s’innestasse il plastico dell’intera linea, con ben sei
stazioni e svariati moduli di linea, per un’estensione totale di ben 54,5
metri; tutti realizzati in quel di Cremona, a ben 1136 km di distanza…
Luca Valerio Berardocco